Il cane è il
migliore amico dell'uomo.
Con questo
detto siamo cresciuti, ma forse i nostri progenitori sarebbero stati di un
altro avviso se fossero vissuti di questi tempi a Monopoli.
Una banda di
cani malvagi, di razze provenienti dall'Europa dell'est e dal nord Africa, in
questi giorni sta mettendo a ferro e fuoco il centro storico della nostra città.
Abbiamo raccolto alcune testimonianze dei residenti per fare luce sullo stato
di degrado sociale in cui ormai si vive.
Parla
Leopoldo, gestore di una nota pizzeria del posto:
"Se non
lascio qualcosa da mangiare fuori, questi qui arrivano e mi pisciano sui
tavoli, spostano le sedie dalle loro sedi naturali e fanno scappare tutti i
clienti. È una vera tragedia! Come se già non
bastasse la tassa di soggiorno!"
La signora
Anna, invece, sono settimane che è rimasta intrappolata nel portone per timore
di essere aggredita.
"Volevo
solo andare a comprare un po' di pane! Ormai ho scordato anche il volto dei
miei figli!" ci racconta tra le lacrime attraverso la fessura della posta.
Ma la
situazione è davvero così critica? Dobbiamo rassegnarci a un futuro in cui i nostri
figli sono ostaggio di un gruppo di teppisti quadrupedi? Una soluzione ci
sarebbe, così come ci spiega il nostro esperto di canidi:
"In
questi casi, sarebbe opportuno sguinzagliare per le strade del paese vecchio un
branco di donne depresse, possibilmente single. I soggetti di questo tipo,
davanti a un cane, tendono a emettere suoni molto acuti, nocivi per le orecchie
degli animali e questo dovrebbe essere sufficiente per metterli in fuga."
Ma allora, se la soluzione è già pronta, perché le forze dell'ordine non intervengono? Che ci sia qualche interesse in gioco di cui non siamo al corrente? Poteri forti? Il vostro Gedeone è qui per fornire risposte, non solo fare domande, quindi rimanete in attesa di ulteriori sviluppi sulla faccenda
il capobanda, poco propenso a farsi fotografare